Informazioni:
Tipologia: Single Malt Giapponese
Provenienza: Giappone
Volume alcolico: 55%
Prezzo consigliato: 800 euro.
Reperibilità: Rara, rilascio di 591 bottiglie.
Cenni storici e osservazioni personali:
La distilleria Shinshu Mars, di proprietà della famiglia Hombo, è quella collocata geograficamente più in altura rispetto a tutte le altre distillerie nipponiche, a ben 800 metri d’altezza. Hombo produce shochu dal 1872, quindi è attiva nel mercato degli alcolici da un lasso di tempo considerevole. Shinshu Mars è stata tuttavia costruita solo nel 1985 ed ha avuto un lungo periodo di inattività. La riproduzione è ripresa nel 2011 e, di conseguenza, tutte le espressioni sul mercato sono piuttosto giovani.
Al contempo, nonostante la gioventù dei prodotti, molti esperti ed appassionati sono stati rapiti dalla forza e dalla grazia emanata da varie espressioni.
Oggi, grazie al caro Pino Perrone, ho modo di parlarvi di un recente quanto raro imbottigliamento della distilleria: lo Shinshu Mars Phoenix and the Sun, distillato nel 2013 ed imbottigliato nel 2016, all’età di 3 anni, per Whisky Talk Fukuoka 2016. Maturato in botti di quercia bianca americana, è stato rilasciato in 591 esemplari. Ormai reperibile solo presso aste specializzate o presso qualche rivenditore online.
Prossimamente, nell’ottica di parlare più spesso di whisky del Sol Levante (che è sempre cosa buona e giusta) aggiungerò il mio parere su imbottigliamenti più semplici da reperire e dal costo notevolmente più contenuto.
Note Degustative:
Aspetto: Oro intenso.
Olfatto: In purezza, profondo sentore di cereali, con una dominanza dell’avena (fiocchi) ma anche una buona presenza di orzo. Dolce vaniglia ben integrata alla componente alcolica che, seppur elevata, è solo lievemente percepibile. Cioccolato bianco che con l’ossigenazione si amplifica, sentori di cheesecake. In verità, molto elegante e piacevole. Ancora, frutti rossi e gradevole affumicatura. Con apporto d’acqua, enfatizzazione dei cereali, comparsa di una nota erbacea piuttosto marcata, timo. Lo preferisco senza.
Palato: Imbocco caldo e speziato, con deciso pepe nero misto a una notevole sapidità. Al contempo, ritorno del cioccolato bianco, amalgamato a vaniglia e miele d’acacia. Spezie del legno a coronare il tutto, fuse a un buon tabacco e a un’elegante affumicatura. Meno complesso che all’olfatto ma comunque piacevole. Con acqua, attenuazione delle spezie e del pepe, sapidità più integrata. Tuttavia, continuo a preferirlo in purezza.
Finale: Lungo, di pepe nero, molto sale, vaniglia, cioccolato bianco e tabacco.
Questo malto ha solo 3 anni, è giovanissimo, tuttavia ha un carattere notevole, superiore a espressioni ben più mature. Ho preferito maggiormente l’olfatto ma è comunque interessante in tutti i comparti, con un finale davvero intrigante. Peccato sia oscenamente raro! Grazie ancora, caro Pino!