Informazioni:
Tipologia: Campbeltown Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Campbeltown – Scozia.
Volume alcolico: 51%
Prezzo consigliato: 180 euro.
Reperibilità: Bassa, disponibile presso aste o rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Gli istrionici ragazzi di Springbank, tra le recenti release, hanno ben pensato di realizzare un imbottigliamento interamente maturato in botti di Rum. Lo Springbank 15 y.o. Rum Wood, oggetto della disamina odierna, è stato infatti rilasciato nel corso dell’estate 2019 ma, complice la tiratura di 9000 esemplari, è già esaurito presso molti rivenditori, pur essendo disponibile alle aste a un prezzo purtroppo maggiorato rispetto a quello d’uscita.
Del resto, si sa, la fama della distilleria è immensa.
Non mi dilungherò oltre, avendo parlato più che diffusamente di coloro che sono tra gli ultimi “artigiani” del whisky.
Lascerò che parli il distillato che mi appresto a versare nel bicchiere. Indubbiamente, non nascondo che sono decisamente curioso di vedere come avrà reagito il malto di Springbank a contatto con botti usate per il rum…
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: La leggera fumosità di Springbank si intreccia a un substrato dolce e fruttato, che spazia dalla mela cotta all’albicocca acerba, senza dimenticare un guizzo di pera. Delicato zucchero di canna, misto ad un velo di vaniglia. Non manca un tratto balsamico molto leggero, di mentolo, unito a delle note di cereali e sentori campestri (prato appena tagliato, tracce di fieno) che completano un olfatto più che gradevole. Da segnalare che, con il trascorrere dei minuti, la fumosità si intensifica assumendo i connotati del carbone spento da molte ore.
Palato: Pieno e intenso, con una torba elegante e non prevaricante che ben si fonde a dolci note di zucchero di canna caramellato e frutta matura rappresentata dalle mele, pere e una delicata banana. Qualche spezia leggera, in primis pepe bianco. Insolitamente delicato per uno Springbank, ma con gran carattere. In fundis, olive verdi e tocco di mentolo.
Finale: Medio, con una fumosità leggera, zucchero di canna, mix fruttato e mentolo.
La parola d’ordine di questo malto è “delicatezza”: mai graffiante, né prepotente, ma anzi insolitamente “leggero” rispetto a quanto generalmente producono a Campbeltown, presenta un carattere notevole e caratteristiche più che valide in ogni comparto. Complessivamente un valido whisky, gli manca giusto un guizzo per assurgere nella zona alta della mia classifica personale. Ah, l’influsso del rum è nitidamente percepibile, e ci mancherebbe!