Tipologia: Single Malt Giapponese.
Provenienza: Kagoshima – Giappone.
Volume alcolico: 50%
Prezzo consigliato: 129 euro.
Reperibilità: Media, disponibile da rivenditori specializzati.
Da un po’ di tempo non mi soffermo sui whisky provenienti dal Sol Levante. Lo Tsunuki gentilmente inviato dall’importatore italiano Fine Spirits, che colgo l’occasione di ringraziare, mi fornisce un valido pretesto per riprendere il discorso.
La distilleria Mars è figlia di un’azienda fondata nel 1872, la Hombo Shuzo, una realtà con ormai oltre 100
anni di esperienza nell’industria degli spirits, oltre che una storia tumultuosa e fuori dal comune. Fondata a Kagoshima, nel Giappone meridionale, da Matsuzaemon Hombo, iniziò la propria attività dapprima con la lavorazione del cotone e la produzione di colza e poi, nel 1902, avviò la produzione di Shochu, distillato tipicamente giapponese.
Mars dispone di due distillerie diverse, Shinshu e Tsunuki, più un sito dedicato all’invecchiamento, Yakushima. I whisky realizzati a Shinshu (ne recensii uno tempo addietro) sono prodotti in tiratura limitata, dato che la distilleria è attiva solo 6 mesi all’anno e la maturazione è piuttosto influenzata dall’altitudine (la distilleria è situata a 800 metri d’altezza) e dal clima conseguente, mentre la più recente Tsunuki, che ha aperto i battenti nel 2016, offre un ritmo di produzione continuativo e impiega anche orzo con livello di torbatura piuttosto alto (50 ppm). Al contempo, gli alambicchi impiegati consentono di realizzare un distillato più pesante rispetto a quello di Shinshu.
Lo Tsunuki 2022 Limited Edition, oggetto di questa recensione, è uno dei primi whisky non torbati realizzati nella nuova distilleria. Non è stato filtrato a freddo ed è imbottigliato al 50%. La maturazione è avvenuta interamente in botti ex-Bourbon.
Credo di essermi profuso abbastanza sulla teoria, passiamo quindi alla prova pratica.
Un whisky nipponico dalle caratteristiche interessanti, che si presenta non monotono nonostante la gioventù. Vi è certamente un po’ di contrasto tra l’olfatto – molto dolce e lineare – e il palato, dove il lato fruttato incontra le spezie e un tocco balsamico non spiacevole. Non risulta complessivamente spigoloso e le premesse sono promettenti. Spero di avere occasione di provare successivi e più maturi rilasci.