Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 1300 euro.
Reperibilità: Bassa, disponibile alle aste o da rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Quest’anno ho dovuto rinunciare, per motivi lavorativi, a partecipare al glorioso Festival di Limburg che si è tenuto lo scorso weekend. Per consolarmi, ho pensato di parlarvi di un’espressione il cui campione lo presi proprio nel corso della precedente fiera, un raro Glenlivet 45 y.o. distillato nel lontanissimo 1940 ed imbottigliato dallo storico Sestante, facente oggi parte dei marchi di Silver Seal e che sovente ha regalato al mondo eccellenti whisky.
Purtroppo, l’imbottigliamento è difficile da reperire, ma con un po’ di fortuna spunta ogni tanto nelle aste dedicate o da qualche rivenditore specializzato in whisky rari, come ad esempio Whisky Antique o Lion’s Whisky.
Come potrete notare dall’immagine, si presenta particolarmente bene. Ma quello che più ci interessa è il contenuto, no?
Note Degustative:
Aspetto: Ambra.
Olfatto: Inebriante aroma di ciliegie mature, datteri secchi e vivide prugne, cui si accompagna una sontuosa uva passa. Al contempo, compare una leggerissima cera d’api, che dona un’eleganza ulteriore e su cui si innestano gli agrumi, in particolar modo arance di Sicilia e mandarini. Etereo cacao, che diviene man mano più evidente. Pergamena antica, che gli dona un tocco nobile e austero. Spezie del legno e un leggero tocco balsamico completano l’opera. Eccellente.
Palato: Corpo medio, che lascia trapelare un mix di spezie, tra cui spiccano pepe bianco e cardamomo. Ricompare il tratto fruttato, con prevalenza di ottime ciliegie e gradevoli datteri. Ancora, cacao amaro che si intreccia a un delicato miele. Unica nota negativa rappresentata da un sentore legnoso che diviene a tratti invasivo.
Finale: Medio, di spezie, ciliegie e legno.
Un malto decisamente eccellente all’olfatto, dove mostra una notevole esuberanza e autentica complessità e che, purtroppo, perde un po’ al palato, con il legno che si dimostra essere un po’ invasivo e a tratti coprente degli altri sentori, comunque intriganti. Sempre un onore poter provare malti così rari e venerabili, peccato non poterlo annoverare tra i migliori, pur risultando un prodotto gradevole.