Informazioni:
Tipologia: Sherry PX
Provenienza: Jerez – Spagna
Volume alcolico: 18%
Prezzo consigliato: 35 euro
Reperibilità: Media
Cenni storici e osservazioni personali:
La regione di Jerez de la Frontera, in Spagna, è ben nota per la realizzazione del vino fortificato che prende il nome di Sherry. Abbiamo già avuto modo di esaminarne alcuni su queste pagine, ed è con grande piacere che rinfoltisco l’elenco con la recensione del Cardenal Cisneros Pedro Ximénez Sherry, realizzato come Riserva Speciale da Sanchez Romate, già famosa per il Brandy Cardenal Mendoza.
È un vino in cui è stata impiegata la tipologia di uve Pedro Ximénez, le più dolci dell’intera produzione e, di conseguenza, mi aspetto un vino molto “carico” di zuccheri ma, al contempo, non stucchevole. La bravura sta infatti nell’equilibrio, benché questa tipologia di vini possa non piacere a tutti. Chi ha letto le mie precedenti recensioni in materia, saprà già che esistono differenti tipologie di Sherry che, ovviamente, contemplano anche stili più secchi.
Questo vino è dedicato alla figura del Cardinale Cisneros, molto importante nella Storia Spagnola. Il Cardinale Francisco Jiménez de Cisneros, dell’Ordine dei Frati Minori, fu infatti un grande statista nel corso del Regno di Ferdinando di Aragona e Isabella II di Castiglia. Di umili origini, riuscì ad emergere e ad occupare un ruolo preminente nella società spagnola, divenendo Grande Inquisitore e riformista religioso. A lui si deve anche la fondazione dell’attuale Università di Madrid. Insomma, un personaggio insigne della vita politica spagnola, al pari del Cardenal Mendoza.
Il vino che da lui prende il nome, ha subito un invecchiamento in Solera per oltre 15 anni, in botti di rovere americano ed è concepito come Riserva.
Note Degustative:
Aspetto: Mogano scuro.
Olfatto: Un deciso e prorompente aroma di fichi secchi inonda le narici, accompagnato da molte prugne nere e datteri. Si evolve con profondo cioccolato fondente, che non ne smorza la dolcezza complessiva ma anzi lo rende simile a un bonbon alla ciliegia. Presenta un gradevole cenno di frutta secca tostata, noci, sul finale dell’olfatto, accanto a caramello e ad una punta di miele. Un olfatto estremamente dolce, pur senza essere stucchevole, in linea con ciò che un Pedro Ximénez dovrebbe essere.
Palato: Particolarmente denso e viscoso, con una leggera acidità, propone gradevolissime note di caffè tostato, accanto a noci secche, cioccolato fondente e ritorno della frutta secca quali datteri e fichi.
Compare nuovamente una punta di miele, già ravvisata nell’olfatto.
Una piacevole nota di zucchero di canna caramellato completa il tutto.
Non particolarmente complesso ma molto gradevole.
Finale: Mediamente lungo: datteri, prugne, fichi e noci, avvolti dal cioccolato.
Un buon Sherry PX, che non credo deluderà gli amanti di questa tipologia di vini liquorosi. Dolce senza risultare stucchevole, come dovrebbe essere un buon PX, è ideale come vino da dessert o in abbinamento a formaggi erborinati come il nostrano Gorgonzola, il francese Roquefort (la cui sapidità potrebbe ulteriormente esaltarne le qualità) o l’inglese Stilton Blue.