Hazelburn 21 y.o. Release 2022

Chi segue da un po’ di tempo il mondo del whisky avrà certamente notato come le release della distilleria Springbank siano enormemente aumentate di prezzo, sia per gli esponenti più basilari del core range, sia per la fascia di imbottigliamenti più maturi. Molte espressioni sono purtroppo difficili da trovare sul mercato e, quando ciò avviene, il costo è purtroppo esorbitante, se paragonato alla capacità di spesa del consumatore medio.

Non è un demerito di Springbank, che ha sempre fatto dell’artigianalità e della qualità il proprio contrassegno, ma di un aumento della domanda a fronte di un’offerta che non può ovviamente aumentare subitaneamente e, al contempo, del fenomeno dei cosiddetti “flippers”…

Queste considerazioni non valgono certo solo per Springbank, ma per una notevole platea di distillerie… ma non voglio soffermarmi troppo ora, magari ci tornerò con un articolo specifico.

E’ la vigilia di Natale, cerchiamo di tornare alle cose belle.

In tal senso, grazie a una degustazione organizzata dal sempre attivo Whisky Club Italia, oggi mi soffermo sull’ Hazelburn 21 anni, il più maturo esponente ufficiale. Hazelburn, come credo di aver ripetuto fino allo stremo, è il malto non torbato della gamma Springbank.  Per la maturazione, informazione che credo possa sempre essere utile, vi è una composizione di 30% Bourbon e 70% Sherry. 

Springbank, del resto, è nota anche per le sperimentazioni che sovente attua, particolarmente nella composizione dei top di gamma.

La gradazione scelta è il 46%.

Detto questo, prima di procedere alla recensione, colgo l’occasione per farvi i miei più sinceri auguri di buon Natale, con la speranza che possiate trascorrere queste giornate di festa colmi di gioia e serenità… e ovviamente qualche buona bottiglia, che può contribuire ad aumentare il tono dell’umore 🙂