Informazioni:
Tipologia: Campbeltown Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Campbeltown – Scozia.
Volume alcolico: 51,8%
Prezzo consigliato: 180 euro.
Reperibilità: Bassa, disponibile presso aste o rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
La distilleria Glengyle, di cui vi ho già parlato in passato, è operativa dal 2004, divenendo velocemente conosciuta tra gli appassionati per la qualità delle proprie release. Dopo una serie di imbottigliamenti giovani, designati con l’acronimo “Work in Progress”, è stato creato un vero e proprio core range, comprendente attualmente il 12 years old e l’8 anni cask strength.
Al contempo, per celebrare degnamente i primi 15 anni di distillazione, sono stati rilasciati alcuni imbottigliamenti commemorativi, in tiratura limitata e provenienti da singola botte.
Tali espressioni hanno distribuzione esclusiva. Per il nostro Paese, è stato predisposto il Kilkerran 15 y.o. Port Wood, mentre altrove sono stati rilasciati whisky maturati in botti ex-Sherry (Fino, Oloroso) o ex-Bourbon. In realtà, esistono anche altri single cask Port Wood di medesimo invecchiamento, realizzati per differenti mercati e con gradazione ovviamente differente.
Il “nostro” Port Wood non ha avuto una maturazione integrale in Porto come la designazione lascerebbe presumere ma, bensì, 10 anni in botte ex-Porto e 5 in botti ex-Bourbon.
Scelta onestamente apprezzabile, considerato che le lunghe maturazioni in Porto possono arrivare a “snaturare” il distillato.
La release, come detto, è un Single Cask, la tiratura è di 144 bottiglie a grado pieno, il 51,8%.
Ovviamente, nessuna filtrazione a freddo e assenza del caramello colorante.
Credo di avervi detto tutto, non resta che procedere alla fase degustativa.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra con intensi riflessi rubino.
Olfatto: Notevole influsso del Porto, che lascia promanare note di cioccolato al latte miste ad una piacevole ciliegia. Al contempo, numerose spezie, tra cui spiccano cannella e noce moscata. Un malto “natalizio”. Ben innestata anche una componente agrumata, di arancia candita per la precisione. Compare, di sfondo, un delicato zucchero di canna, accanto a un tratto “simil Cognac”. Scaglie di cocco. Gradevole tratto di cera. Fumo leggerissimo, praticamente etereo. Olfatto decisamente intrigante, pur nella sua diversità rispetto al classico Kilkerran.
Palato: Pieno e intenso, contraddistinto da un’inusuale (per Kilkerran) dolcezza, dovuta ovviamente all’influsso del Porto che, anche qui, non può che essere evidente: ciliegie nere, cioccolato fondente, leggeri datteri secchi si fondono a un substrato speziato di spessore, in cui sono presenti delicato pepe bianco, cannella e un guizzo di vaniglia. Fumosità sottilissima ma ben complementare. Tratto agrumato ugualmente presente, a fungere da ulteriore coronamento a un malto che, nonostante la lunga maturazione in Porto, è a mio parere bilanciato.
Finale: Medio-lungo, dominato da spezie (cannella, vaniglia, pepe bianco), cioccolato al latte, ciliegia e tocco agrumato.
Avevo qualche perplessità su questa release, considerato che il Porto sovente diviene prevaricante. Fatta questa piccola premessa, ammetto con piacere di trovarmi di fronte a un malto elegante, piuttosto stratificato e, al contempo, bilanciato. Del resto, la distilleria Glengyle ci ha abituato a release di elevata qualità e i proprietari (Springbank) fanno lo stesso da ben più tempo. Peraltro, ricordo ancora l’eccellente Longrow interamente maturato in Porto, che mi piacque moltissimo. Insomma, esperienza ne hanno, qualità indiscussa pure. Non mi resta che lasciare un giudizio ampiamente positivo.